Note sui ponti

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Ponti e viadotti

Notizie architettoniche

Per definire la citata “chiara tipologia romana”, riporto alcune considerazioni di Manuel Dúran Fuentes, il maggior esperto spagnolo di ponti romani, espresse durante il I congresso sulle Opere pubbliche romane, svoltosi a Merida il 15/11/2002, e che facciamo nostre per l’individuazione dei futuri ponti.

“….in questo compito di identificazione non sempre si è proceduto in modo rigoroso e con relativa frequenza si sono cosiderati come romani alcuni ponti antichi solo per il fatto di possedere archi di pietra di un’antichita imprecisata o semplicemente per chiamarsi cosi’ da tempi immemorabili. Nemmeno consideriamo giusto chiamare romano qualsiasi ponte di epoca incerta che si trova sul luogo dove esistette un’altro di detta epoca. Crediamo che quest’aggettivo debba riservarsi a quelli che posseggono la totalità della fabbrica originale o quelli che, conservando solo una parte di questa, le ricostruzioni posteriori non impediscono di riconoscerlo come ponte di chiara tipologia romana”.

Dúran specifica inoltre i caratteri che fanno riconoscere come tipologia romana un determinato ponte (le percentuali sono riferite rispetto alla totalità dei ponti romani in Hispania, oggetto dello studio).

Regole di definizione di un ponte romano: sono larghi piu’ di 4 m (95%) hanno piattaforma orizzontale o leggermente a dorso d’asino (il 100% non ha piu’ del 3% di pendenza) costruzione a pietra quadrata (100%) grande uniformità di altezza delle bocche (95%) abbondanza di buchi nella muratura per l’uso di grappe di rinforzo (67%)

(tratto dall’art.di Manuel Dúran Fuente pubblicato sulla rivista “obra publica ingenieria y territorio n.57)

Abbiamo ritenuto aggiungere, come caratteristica particolare per catalogarli nei Signa Romanorum, che:

– la parte conservata sia costituita da almeno un arco

– la luce o campata di almeno un arco sia maggiore o uguale a 3 metri.

Potranno essere altresi’ considerati quelli che, pur non soddisfando quest’ultima caratteristica, presentano in numero totale di archi (integri o decaduti) non inferiore a tre. In questo caso sarebbe più giusto chiamarli ‘viadotti’.

Elementi strutturali:

  • spalla: muro di sostegno destro e sinistro che si ergono dai lati del fiume
  • pila: elemento di sostegno del contrafforte che si trova tra due archi
  • contrafforte: struttura verticale tra arco e arco, poggiato su di una pila
  • luce: corda dell’arco all’altezza della base del contrafforte
  • freccia: altezza dell’arco dalla chiave di volta alla linea che unisce le basi del contrafforte
  • testa dell’arco: insieme della chiave di volta e delle due controchiavi (i conci adiacenti)
  • concio: blocco di pietra partecipe di una struttura muraria lavorato in modo da assumere una forma più o meno regolare.
  • estradosso: esterno della volta (nascosto sotto la strada)
  • intradosso: interno della volta

Siti specializzati sui ponti:

1.”Traianus”, sito spagnolo sui monumenti della penisola iberica

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